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Dicembre 2024-Settembre 2025
A partire dalla fine degli anni ’60, la cosiddetta “rivoluzione verde” ha trasformato in modo significativo l’agricoltura su scala globale. L’adozione di nuove tecnologie, il ruolo centrale della meccanizzazione, la selezione di varietà di cereali ad alta resa e l’uso estensivo di fertilizzanti chimici sono le caratteristiche principali dell’agricoltura industriale. Queste tecnologie di produzione alimentare hanno ampie implicazioni socio-economiche in relazione alla biodiversità e al cambiamento climatico, e comportano un rapporto di forte dipendenza tra gli agricoltori e i maggiori produttori chimici del mondo. L’agroecologia si pone oggi come una delle alternative per superare le contraddizioni della “rivoluzione verde”. Si propone quindi di trasformare e riparare i nostri sistemi alimentari e i nostri mondi rurali, partendo dalle pratiche ecologiche di contadini e agricoltori, pescatori artigianali, pastori, popoli indigeni, produttori di cibo urbano e così via: le culture “altre” marginalizzate dall’industrialismo spinto.
L’agroecologia è una concreta politica trasformativa che si basa sulla sperimentazione di relazioni alternative tra umani e (T)terra. Può essere interpretata non solo come una scienza che sta trasformando la nostra comprensione del suolo, o un insieme di pratiche che sta rimodellando la quotidianità dell’agricoltura, ma anche come un movimento che ridefinisce lo spazio di azione politico, economico e giuridico dei produttori di cibo genuino e biologico.
L’agroecologia, nella nostra prospettiva, è prima di tutto la creazione di modi alternativi per affrontare le interdipendenze ecologiche coinvolte nei processi di produzione agroalimentare. La formula “diventare contadino” rappresenta per noi una transizione verso uno stile di vita in cui lavoro e cura ecologica siano inestricabilmente intrecciate, a partire dalla reinvenzione delle pratiche quotidiane. Il desiderio di un rapporto quotidiano, diretto, materiale con la terra caratterizza questa rinascita contadina. Più che un lavoro, la parola “contadino” evoca una forma di vita alternativa, una secessione dalla monocultura del produttivismo economico, materiale e culturale.
Coltivare Gaia si propone di connettere i mondi del ‘ritorno alla terra’ con le mobilitazioni urbane in difesa dei territori, i saperi dell’agroecologia con quelli dell’ecologia politica, il pensiero ecologico e le pratiche quotidiane di transizione ecologica: vogliamo creare e condividere saperi, fare rete e costruire un percorso di formazione e ricerca per la trasformazione socioecologica che si collochi all’intreccio tra costruzione di comunità solidali e riparazione ecologica di suoli e territori.
Una formazione in agroecologia è per noi una scuola aperta, fatta di incontri con scienziati, attivisti, contadini, aziende agricole agroecologiche; una scuola ambiziosa, che vuole connettere, attraverso la tematica della riparazione dei territori, mondi rurali e mondi urbani; una scuola fatta di pratiche e di idee che mirano a una nuova visione del mondo basata sulle relazioni ecologiche.
La formazione si svolgerà in 8 moduli da 16 ore ciascuno che occuperanno un weekend al mese (sabato e domenica, dalle 9:00 alle 18:00 con pausa di un’ora), da dicembre 2024 a settembre 2025 (con esclusione di luglio e agosto). In totale, 128 ore più alcuni incontri pubblici in via di definizione.
In dettaglio
1. Introduzione a Coltivare Gaia e all’agroecologia
14-15 dicembre 2024 @ Casa del Popolo di Grassina (Fi)
Global Agroecologies: introduzione al corso e collegamenti internazionali.
Con Fulvio Vicenzo (COSPE) e Alessio Capezzuoli ( Mondeggi Bene Comune)
Il paradigma agroecologico nell’epoca delle crisi ambientali.
Con Miguel Altieri (UC Berkeley, collegamento online), Clara Nicholls (UC Berkeley) e André Michelato-Ghizelini (Universidade Federal do Espírito Santo, UFES Departamento de Ciências Sociais.)
L’agroecologia in Italia: esperienze e prospettive.
Con Gaio Cesare Pacini (Università di Firenze e presidente AIDA)
Mondi più-che-umani, movimenti più-che-sociali: teorie e pratiche della riparazione ecologica.
Con Andrea Ghelfi (Università di Firenze e Mondeggi Bene Comune)
2. Ecologia politica
In questo percorso ci proponiamo di pensare l’ecologia a partire dalla molteplicità di prospettive di ricerca che popolano il campo dell’ecologia politica: sguardi intersezionali, giustizia ambientale, transizioni socioecologiche dal basso e paradigma della post-crescita.
18-19 gennaio 2025 @ Rete Semi Rurali, Scandicci (Fi)
Ecologie femministe, neomaterialismi e prospettive intersezionali.
Con Federica Giardini (Università di Roma Tre)
Oltre natura e cultura. Resistenze e cosmologie indigene nello spazio globale.
Con Nadia Breda (Università di Firenze)
Controversie e alternative su ecologia e sviluppo: critica dell’economia politica, giustizia ambientale e post-crescita.
Con Maura Benegiamo (Università di Pisa)
Politiche del cambiamento climatico e transizioni socio-ecologiche dal basso.
Con Emanuele Leonardi (Università di Bologna)
3. Territori in transizione
In questo percorso indaghiamo il nesso tra territori e pratiche ecologiche oltre il binarismo urbano-rurale a partire da alcuni assi di ragionamento: la difesa dei suoli, le pratiche di agroforestazione, le nature impreviste, le politiche pubbliche per la transizione agroecologica dei territori e le infrastrutture che sostengono le reti alimentari contadine.
15-16 febbraio 2025 @ Rete Semi Rurali, Scandicci (Fi)
L’intelligenza del suolo.
Con Paolo Pileri (Politecnico di Milano)
Infrastrutture urbane e rurali, politiche pubbliche e trasformazione agroecologica dei territori.
Con Chiara Tornaghi (Coventry University)
Teorie e pratiche di agroforestazione.
Con Alberto Mantino (AIAF Associazione Italiana AgroForestazione e Università di Siena)
Ecologie Politiche Urbane: nature impreviste, movimenti e laboratori politici metropolitani. Il caso del Lago Bullicante di Roma.
Con Lorenzo Romito e Giulia Fiocca (collettivo Stalker)
4. I suoli dell’agroecologia
La rivoluzione dei suoli comincia dall’approccio che abbiamo con la microbiologia. Capiremo le relazioni fra microrganismi e input esterni per incrementare la sostanza organica del suolo e la conseguente produttività agricola. Verrà fatto un importante focus sul ruolo dell’acqua e di come ottimizzare questa risorsa fondamentale.
15-16 marzo 2025 @ Rete Semi Rurali, Scandicci (Fi)
Introduzione alla (micro)biologia del suolo.
Con Rosangela Addesso (Università della Basilicata)
Compost, tè di compost e altri preparati organici ricchi di microrganismi utili in agricoltura.
Con Massimo Zaccardelli (Università di Salerno, CREA)
Acqua e suolo nella progettazione in permacultura.
Con Lorenzo Costa ( Accademia Italiana di Permacultura)
Esperimenti e pratiche di rigenerazione agricola.
Con Matteo Mancini ( DEAFAL Agricoltura Organica e Rigenerativa)
5. Tecniche e tecnologie in tempi di crisi climatica
Come affrontare le nuove sfide che i cambiamenti climatici ci impongono. Verrà fatto un focus sulla situazione attuale e su tutte le tecniche innovative che abbiamo a disposizione. Il secondo giorno socializzeremo i saperi manuali e informatici per renderli accessibili alle piccole realtà produttive senza diventarne schiavi.
12-13 aprile 2025 @ Casa del popolo di Ponte a Ema (Fi)
Tecniche agricole in tempi di rapidi cambiamenti climatici.
Con Alessio Capezzuoli (agronomo e attivista di Mondeggi Bene Comune)
Tecniche di riparazione agroecologica a partire dalla scuola esperienziale itinerante di agricoltura biologica.
Con Luca Conte (SEIAB)
Autocostruzione, tecnologie contadine e rural hacking.
Con Alex Giordano, (presidente di Rural Hub)
6. Intrecci multispecie: funghi, animali e fermentazioni
Indaghiamo le interazioni tra popolazioni in chiave agroecologica. Il modulo è suddiviso in due parti. Una dedicata alla scoperta del regno dei funghi e ad indagare alcune delle interazioni funzionali come le fermentazioni e l’impiego di micorrize. Nell’altra esploreremo le interazioni utili con gli animali.
10-11 maggio 2025 @ Casa del Popolo da definire
Introduzione al Regno dei funghi.
Con Arcangela Frascella (Istituto di Bioscienza e Biorisorse – IBBR CNR) e Sabrina Palanti (Istituto di BioEconomia – IBE CNR)
Alcune interazioni funzionali: utilizzo di micorrize e fermentazioni.
Con Arcangela Frascella (Istituto di Bioscienza e Biorisorse – IBBR CNR) e Sabrina Palanti (Istituto di BioEconomia – IBE CNR)
Allevamento rispettoso per gli animali e l’ambiente.
Con Francesca Pisseri (Associazione Italiana di Agroecologia – AIDA)
7. Sistemi sementieri diversificati
L’agrobiodiversità come punto di partenza per la diversificazione dei sistemi alimentari. Dal miglioramento genetico partecipato, alla gestione di sistemi sementieri per l’agroecologia.
28-29 giugno 2025, @ Mondeggi Bene Comune, Bagno a Ripoli (Fi)
Diversificazione di sistemi agroalimentari.
Con Fulvio Vicenzo (COSPE)
Miglioramento Genetico partecipativo.
Con Bettina Bussi (Rete Semi Rurali)
Strumenti per l’agrobiodiversità: case delle sementi e gestione sementi in azienda.
Con Giuseppe De Santis (Rete Semi Rurali) e Daniela Ponzini (Rete Semi Rurali)
La civiltà del grano.
Con Antonio Pellegrino (Monte frumentario – Terra di Resilienza) e Marco Magistrali (Associazione La Leggera)
Le sfide sulle sementi per l’agroecologia.
Con Riccardo Franciolini (Rete Semi Rurali) e Cesare Pacini (Università di Firenze)
Evento pubblico: La civiltà del grano (con Antonio Pellegrino del Palio del Grano di Caselle in Pittari, Salerno) e Giornata della battitura a Mondeggi Bene Comune
8. Cura della terra e cura del collettivo sono entrambi atti politici
Non è possibile fare la rivoluzione se non coltivando un nuovo paradigma aderente ai valori dell’agroecologia. La cura delle relazioni è intrinseca nella sua stessa definizione e necessita tanta cura e competenza quanto quella del coltivare un terreno. Ma come si fa a co-creare il nuovo? Indossando gli “occhiali” della facilitazione, partiamo da un tema chiave per trasformare le nostre relazioni: il potere. Osserveremo come si muove dentro di noi, nel gruppo e in relazione alla società.
20-21 Settembre 2025 @ Casa del popolo da definire
Lo sguardo e gli strumenti della facilitazione a servizio della rivoluzione agroecologica.
Con Efstathios Mavridis “Delfino” (Facilitarte), Francesca Giudotti (Facilitarte) e Francesca “Pacha” Gori.
Bettina Bussi
Agronoma, Phd in Genetica Agraria, consulente dal 2010 per Rete Semi Rurali ricopre il ruolo di Responsabile della Casa delle Sementi Concetta Vazzana.
Alessio Capezzuoli
Agronomo specializzato in agricoltura biologica. Lavora come consulente. Responsabile sito: www.orticolturabio.it. Attivista di Mondeggi Bene Comune
Silvia Francescon
Giurista specializzata in diritto internazionale dell’ambiente, responsabile dell’Agenda Ecologia dell’Unione Buddhista Italiana, ricercatrice presso NICHE – Università Ca’ Foscari sui Diritti della Natura.
Riccardo Franciolini
Storico, Phd in Economia Agraria, lavora dal 2009 presso Rete Semi Rurali dove è responsabile amministrativo. È membro del Gruppo di Lavoro Sementi presso il MASAF.
Andrea Ghelfi
Ricercatore in Sociologia dell’Ambiente e del Territorio presso il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università degli Studi di Firenze. Attivista di Mondeggi Bene Comune.
Gaio Cesare Pacini
Professore di Agronomia e coltivazioni erbacee presso il Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali dell’Università degli Studi di Firenze.
Fulvio Vicenzo
Agronomo tropicalista, opera da trentanni in cooperazione internazionale, Responsabile Transizione Ecologica per COSPE. Collabora con Rete Semi Rurali.
Coltivare Gaia prevede la partecipazione di 30 corsisti.
Il comitato scientifico valuterà le candidature pervenute entro il 10 novembre e stilerà una graduatoria sulla base della motivazione alla partecipazione, delle esperienze pregresse e dell’analisi del cv. Le persone selezionate e ammesse al corso verranno contattate via mail entro il 16 novembre.
La didattica è gratuita, ai partecipanti si chiede un contributo di iscrizione di 400 euro – da versare al momento della conferma – per coprire i pasti: due pranzi, una cena e tre merende per otto incontri).
L’alloggio è a carico del partecipante. Per chi ne fa richiesta, abbiamo la possibilità di ospitare i corsisti in camerata comune ℅ Ostello Bello Firenze e Ostello Bigallo.
In sintesi, ci sono due fasce di iscrizione:
400 euro senza alloggio
400 euro + spese di pernottamento (che dipendono dall’esigenza del corsista, una notte o due notti)
Al termine di Coltivare Gaia sarà rilasciato un certificato di partecipazione a coloro che avranno frequentato almeno il 75% delle attività e avranno collaborato alla stesura di un progetto che verrà messo in atto, collettivamente, durante la Scuola Contadina 2025-26 a cura di Mondeggi Bene Comune o in altre sedi da decidere insieme
È necessario presentare la propria candidatura attraverso questo form
Per ulteriori contatti e info:
scuola@mondeggibenecomune.org
+39 3501893542
Progetto realizzato con il sostegno dei fondi 8×1000 dell’Unione Buddhista Italiana